E’ ufficiale: non ho speranze di venirne a capo.
Ma probabilmente non ne ho bisogno, dato che a mia figlia il Circo va benissimo così com’è, e non voglio cadere nella trappola del modellismo contro cui metto in guardia nella mia guida.
Quindi mi fermo, e racconto fin dove sono arrivato: il resto, ossia le rifiniture, le lascio alla vostra fantasia.
Riprendendo da dove ci eravamo lasciati, dovreste avere per le mani una scatola con coperchio al cui interno poggiano dei bellissimi spalti. Ora si tratta di allestire la pista del circo e la quinta, ossia la struttura che regge i tendaggi da cui escono gli artisti. Il risultato sarà qualcosa di simile a quello che vedete nell’immagine qui a sinistra.
Notare che il tutto si ripiega e si chiude nella scatola.
Per prima cosa dovete trovare o ritagliare un pezzo di cartone da usare come prolunga del coperchio. Questa prolunga dovrebbe essere lievemente più corta del coperchio, per facilitare il ripiegamento, che avverrà verso l’interno.
Fissatela al coperchio con del nastro di carta, sia sotto che sopra, come nelle figure qui sotto. Assicuratevi che si ripieghi.
Ora potete dipingere la pista del colore che preferite. Io ho usato l’azzurro. Intendevo poi incollare sopra una stella gialla ritagliata nel cartoncino, ma non l’ho ancora fatto.
Pensiamo ora alla struttura delle quinte.
Io l’ho realizzata utilizzando tre asticelle di legno (due pali e una traversa).
Prima di imbattermi nelle tre asticelle, però, ne avevo pensata una in cartoncino bianco, di cui vedete l’immagine qui sotto, e che illustro perché penso sia più probabile che in casa abbiate del cartoncino che non tre asticelle. Per renderla più stabile avevo utilizzato dei pezzi di dorsetti, cioè quelle stanghette di plastica che si usano per rilegare i fascicoli. La struttura si fissa come la prolunga, cioè con il nastro di carta davanti e dietro. Il risultato deve essere ripiegabile a “fisarmonica”
Se utilizzate questa soluzione, dovrete anche realizzare due alette di cartone da fissare sul “fronte” della quinta per evitare che cada in avanti una volta aperta. Per evitare che cada indietro, invece, collegherete la quinta alla scatola con dello spago colorato che la tenga in tensione. Non ho immagini delle alette perché alla fine ho fatto con le asticelle, le quali hanno una base e non cadono in avanti. Qui sotto vedete però come avevo pensato di fissare lo spago alla struttura della quinta: facendolo passare all’interno del dorsetto.
Ecco, invece, come ho fatto io.
Con delle strisce di stoffa (in figura vedete del nastro, l’ho sostituito con la stoffa perché funziona meglio) ho realizzato due “cerniere”, fissate sotto la base con tre bei colpi di pinzatrice.
A queste ho attaccato, con colla e puntine da disegno, la struttura che ho realizzato unendo le tre asticelle (che prima ho dipinto). Nella figura vedete anche come ho fissato lo spago alla struttura, anche se in seguito ho usato delle puntine da disegno con la capocchia grande e colorata.
Notare che sotto la base delle asticelle ho piantato una puntina da disegno: serve perché altrimenti la struttura si piega in avanti, mentre l’ideale è che tenda a cadere all’indietro e resti tirata dallo spago.
Notare anche come si ripieghi il tutto all’interno del coperchio (qui vedete due terzi del movimento; anche la parte ora sollevata si piega dentro al coperchio; lo spago si “molla” naturalmente).
Qui sotto si vede come ho fissato lo spago alla scatola: con un fermacampioni.
Ho poi tirato un’altro spago: questa volta dal centro della struttura della quinta ai bordi della scatola, sempre con i fermacampioni. I due pezzi di spago si incrociano così per aria in modo da dar l’idea (almeno a me) dei tiranti del tendone di un circo.
Ora veniamo ai tendaggi.
La parte complicata è solo è trovare una stoffa colorata adatta. Dopo di che si tratta solo di ritagliare due rettangoli e fissarli sul retro della struttura che avete costruito, con delle semplici puntine da disegno (da rinforzare con un goccio di colla per evitare che si stacchino e finiscano sotto i piedi vostri o della prole). Ritagliate due rettangoli di misura abbondante rispetto a quello che vi serve, e quando li fissate sovrapponeteli leggermente al centro della quinta, in modo che una tenda copra un poco l’altra.
Direi che ci siamo.
Potete già cominciare a giocarci. Anche se qualche tocco in più non guasta. I circhi sono colorati e assurdamente decorati: sbizzarritevi e fate sbizzarrire le piccole pesti.
In un negozio di cavolate a pochi euro ho trovato delle bellissime bandierine triangolari colorate già fissate sullo spago, che ho prontamente aggiunto ai lati.
Ho poi creato un cerchio di fuoco con un segmento di tappo di sughero, un anello da tenda e una specie di retina rossa che faceva parte del fiocco di un qualche regalo e che per pura combinazione richiama davvero una fiamma (nella figura qui sotto il domatore si appresta a farvi saltare la tigre).
E un trapezio con dello spago, una clips piegata a triangolo e un pezzo di cannuccia (noi abbiamo questa specie di rana trapezista. Almeno credo sia una rana; di sicuro è trapezista).
Nelle figure si notano alcune decorazioni che ho incollato sulla struttura.
Inizialmente avevo utilizzato dei bottoni, ma non erano molto colorati. Ho contravvenuto alla regola di non comprare nulla, e (per un euro) ho acquistato una bustina di decorazioni nel negozio di cui sopra.
Sarebbe il caso di rivestire anche l’esterno della scatola, colorare meglio la pista, aggiustare qualcosa qui e là. Col tempo – forse – lo farò. Quel che c’è al momento basta per giocarci con mia figlia.
(Devo dire che, per la prima volta, provo davvero apprensione quando vedo la mia piccola trattare il circo con l’irruenza tipica di chi non ha ancora cinque anni e pensa a giocare, non a conservare i giochi. Ma tengo duro, seguo le regole che io stesso ho inventato, e mi ripeto che mio è l’atto di costruire, suo il gioco. Se si rompe, si ripara. Però diamine fai attenzione con quello spago!)
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E’ bellissimo! Che gli vuoi fare ancora a questo benedetto circo? Giocaci e fallo circolare col blog!
Umberto
Grazie Umberto!